Investire 100.000 Euro: Ecco i Consigli per Investimenti Sicuri

Investire 100.000 euro non è facile. Parliamo di una somma che è grande a sufficienza per mettere in piedi un portafoglio differenziato importante, anche se bisogna comunque muoversi con estrema cautela per evitare di esporre i propri risparmi a rischi inutili e che non possono portare a rendite significative.

Nella guida di oggi ci occuperemo proprio di questo, ovvero di indicare le modalità migliori per investire 100.000 euro, segnalandoti non solo gli investimenti più redditizi, ma anche quelli a basso rischio che, pur a fronte di rendimenti in questo preciso momento storico lontanissimi dall’essere interessanti, possono comunque contribuire a bilanciare il tuo investimento.

Se hai 100.000 euro e non sai come investirli, se stai cominciando a guardarti intorno alla ricerca di un impiego redditizio e fruttifero dei tuoi risparmi, continua a leggere.

Una nota preliminare: la particolarissima congiuntura economica

La prima nota preliminare, necessaria per capire l’ambito storico-economico all’interno del quale stiamo per operare, è quella che riguarda gli investimenti a basso rischio, soprattutto se emessi da enti statali o comunque da organizzazioni di dimensioni tali da essere considerate too big to fail, ovvero troppo grandi per fallire.

Il mondo delle obbligazioni, dei libretti postali di risparmio, dei buoni fruttiferi e di ogni tipo di investimento garantito o quasi, è un mondo che offre al momento rendite e ritorni sull’investimento estremamente bassi, rendimenti che non possono sicuramente attrarre chi vorrebbe far fruttare a passo spedito il proprio investimento di 100.000 euro.

A contribuire a creare e mantenere questa situazione ci sono diversi fattori politici ed economici, sui quali si dovrà mantenere necessariamente la massima attenzione se si vuole essere investitori oculati e mettere davvero a frutto i propri capitali.

  1. La BCE ha imposto una politica di tassi estremamente bassi a tutta l’economia dell’area Euro, che non può che riflettersi anche sul credito concesso, sotto forma di bond / obbligazioni anche sul mercato del risparmio sicuro;
  2. la stessa BCE sta continuando, seppur a ritmi rallentati rispetto al recente passato, con operazioni di Quantitative Easing, che prevedono l’acquisto di enormi quantità di titoli di stato, contribuendo ad abbassarne il rendimento;
  3. la recente crisi finanziaria ha spostato i capitali dei piccoli e medi risparmiatori verso strumenti più tranquilli e sicuri.

Il risultato di questi tre fattori è un mercato del risparmio sicuro, che si tratti di 100.000 euro da investire o di somme minori o maggiori, che ha rendimenti ai minimi storici e che è davvero poco attrattivo a meno che non si sia alla ricerca di strumenti in grado semplicemente di mantenere il capitale.

Come funziona la guida che ti appresti a leggere

La seconda nota introduttiva riguarda invece la guida in quanto tale. Troverai una lista dei migliori investimenti, selezionati dai nostri esperti, in ordine di rischiosità, tenendo conto delle condizioni attuali del mercato, delle prospettive del futuro prossimo e di quello più remoto e anche delle informazioni che sono disponibili nel momento in cui ti scrivo.

La strategia ottimale, come avremo modo di vedere più avanti nel corso della guida, è quella di costruire un portafoglio per quanto possibile differenziato, bilanciato per rischio e per rendimenti e che possa soprattutto offrirci un buono scudo nel caso in cui uno dei settori che abbiamo scelto per l’investimento dovessero subire dei crolli improvvisi.


L’investimento più sicuro: i conti deposito


L’investimento più sicuro al momento (e vedremo più avanti perché) per somme inferiori ai 100.000 euro sono proprio i conti deposito. Sono conti particolari che offrono la possibilità di depositare somme, vincolate o non a seconda del tipo di conto, e di guadagnare interessi fondamentalmente senza fare nulla, se non aspettare che il fondo saldi gli interessi.

Sono una forma di investimento particolarmente sicura, perché coperta fino a 100.000 euro dal Fondo Interbancario di Garanzia dei Depositi, che nel caso in cui la banca nella quale hai  depositato il denaro dovesse fallire, o comunque venir meno ai propri impegni, si impegnerà di coprire la somma depositata entro i limiti sopracitati.

Esistono due macro-categorie di conti deposito:

  • conti deposito vincolati: la somma è in qualche modo vincolata e non è liberamente trasferibile, se non pagando delle penali. I conti deposito vincolati hanno l’innegabile pregio di offrire rendimenti più alti della controparte non vincolata. Bisogna però tenere conto del fatto che smobilizzare le somme prima della scadenza del contratto con la banca può essere molto costo e vanificare ogni tipo di guadagno si sia conseguito;
  • conti deposito non vincolati: sono una tipologia particolare di conto deposito, che non viene offerta da tutte le banche, e che ha come particolarità il fatto di permetterci di guadagnare da somme libere, che possono essere spostate su altri conti in qualunque momento; qui i rendimenti si fanno molto meno interessanti (anche dell’80% in meno!) anche se il vantaggio è ovviamente quello di avere sempre a disposizione le somme che vengono depositate.

I conti deposito possono essere una buona opportunità, nell’ambito degli investimenti sicuri, per parcheggiare parte dei propri denari. Investire 100.000 euro solamente in questo prodotto offre però rendimenti troppo bassi.

Per approfondire il tema ti consiglio di visitare la mia sezione dedicata ai conti deposito.

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Alternativa tecnologica ai conti deposito

Visti i tassi non altissimi, stanno prendendo piede altre soluzioni che permettono di avere un buon ritorno senza rischiare più di tanto.

Tra queste segnalo MoneyFarm, piattaforma nata in Italia: questa azienda permette di pianificare i propri investimenti godendo dell’assistenza personalizzata di un team di esperti che forniscono consulenza telefonica e online.

 

Il progetto è stato premiato recentemente da diversi autorevoli quotidiani come Corriere Economia che l’ha insignito del titolo di miglior consulente finanziario indipendente.

MoneyFarm si propone come alternativa ai conti deposito tradizionali e permette all’investitore di scegliere il proprio grado di rischio a partire da quello più basso. La soglia d’ingresso è assolutamente alla portata di tutti: bastano 500€ per iniziare.

rendimenti sono superiori ai conti deposito ed ai titoli di stato: nel 2017 sono stati pagati interessi anche del 5,41%.

Il funzionamento è davvero semplice, anche per chi non è esperto del settore finanziario: se, per esempio, vuoi effettuare investimenti azionari, la piattaforma individua per te i migliori ETF da acquistare, gestendoli automaticamente grazie alla tecnologia dei robo advisor.

Un vantaggio di questo strumento è il costo: rispetto ai fondi comuni di investimento, che possono costare fino al 4% all’anno, MoneyFarm ha un costo annuo pari appena allo 0,8%

Se la prospettiva ti interessa, ti consiglio di lasciare i tuoi recapiti e farti ricontattare da MoneyFarm per una prima consulenza gratuita.

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Investire in Obbligazioni Statali e Corporate


Passiamo ad esaminare un’ulteriore opportunità, quella offerta dal mercato obbligazionario, in particolare concentrandoci su titoli statali e corporate.

Titoli di Stato

I titoli di stato, oggi, si caratterizzano per una fase in cui i vantaggi maggiori sono tratti dagli stati sovrani che li emettono, e decisamente meno da chi vi vuole investire. Infatti, i rendimenti sono al minimo storico.

E quindi, conviene investire anche soltanto parte del proprio patrimonio in questo tipo di attività? La risposta è “dipende”: infatti devi considerare che i rendimenti bassi non sono l’unica nota dolente. Stiamo parlando di strumenti che comunque offrono in generale, fase economica positiva o meno, ritorni poco interessanti. Ciò avviene in virtù della regola: rischi bassi, interessi bassi, e viceversa.

Detto ciò, ricorda che nello scegliere obbligazioni e titoli di stato dobbiamo tenere conto di questi elementi:

  • rating dell’emittente: si tratta di una sorta di riassunto, anche se poco preciso, delle condizioni attuali dell’emittente del titolo. È importate per valutare i rischi;
  • interesse: deve essere sempre commisurato alla sicurezza del titolo; se il rating è basso l’interesse deve essere maggiore, e viceversa;
  • presenza di cedole: nel caso di obbligazione con cedola riceverai gli interessi a scadenze periodiche (due volte l’anno); questa strategia può essere buona per garantirsi una rendita costante nel tempo.

Obbligazioni Corporate

Quanto detto finora si può dire anche per le obbligazioni, che vengono emesse dalle società. Se vuoi investire in questi prodotti, ricordati che:

  • Le aziende, anche le più grosse, possono fallire: comprese le banche! Dunque, se decidi di fare un prestito alle aziende, sii consapevole che stai assumendo un rischio esattamente come quando li presti ad uno stato;
  • Interessi più alti= più rischi: se vuoi correre meno rischi, scegli un’azienda che ti offra interessi minori;
  • Diversifica: seguendo questo consiglio, avrai meno pericolo di perdere il capitale che hai messo in gioco;
  • Trova un metodo.

Il metodo, se vuoi investire in questi strumenti, è importante per correre meno rischi. Come trovarlo? Le opzioni, se non te la senti di affidart alle tue sole competenze, sono due:

  • Affidarsi ad un advisor indipendente;
  • Individuare un servizio informativo di buona qualità e affidabilità;

Risparmio Gestito


Passiamo all’analisi delle soluzioni che prevedono il supporto di banche o altre società specializzate nelle gestioni del risparmio.

Fondi Comuni di Investimento: occhio al costo

La gestione del risparmio collettivo (SICAV o fondi di risparmio), rappresenta una delle forme di risparmio più amate degli ultimi anni, in quanto permettono di far accrescere capitali senza che l’investitore debba necessariamente seguire l’andamento del capitale.

Esistono società di gestione che offrono la consulenza di esperti che si occupano di gestire il capitale raccolto. È possibile differenziare a seconda del profilo di rischio e delle possibilità economiche di chi investe. In particolare, puoi scegliere tra:

  • fondi azionari: si tratta di prodotti rischiosi, che permettono l’accesso a portafogli di investimento basati su azioni in percentuale variabile e che, a seconda della composizione, possono avere un grado di rischio medio o elevato;
  • fondi bilanciati: presentano una buona gamma tra obbligazioni, azioni e investimenti liquidi e consentono di sottoporsi ad un grado di rischio molto variabile; i prospetti dei gestori fanno in modo che il portafoglio si basi soltanto su interessi che fanno davvero al caso tuo;
  • fondi immobiliari: vengono trattati su mercati regolamentati e danno l’accesso a portafogli in cui si trovano esclusivamente immobili e azioni di società immobiliari;
  • fondi obbligazionari: trattando obbligazioni sono in linea di massima meno rischiosi degli altri, anche se non è sempre così!

Se ambisci ad investire in fondi devi comunque tenere bene a mente che stai optando per il metodo di investimento più costoso per quanto riguarda le commissioni e che quindi non sempre potrebbe essere conveniente se paragonato alla gestione diretta dei propri risparmi.

Investire in ETF: un buon compromesso?

A questo punto possiamo parlare di ETF, che sono molto più vantaggiosi dei Fondi Comuni e spieghiamo subito il perché:

  • permettono di comprare all’ingrosso:non vi è nessun mediatore;
  • Costano meno dei Fondi Comuni:non sono previste commissioni d’ingresso o uscita, ma soltanto un’unica commissione annuale che di rado supera lo 0,50%. I fondi comuni, invece, hanno costi diretti e indiretti che possono arrivare anche al 4%, con conseguente danno sul rendimento netto;
  • Diversifichi a costi equilibrati:come i fondi comuni, gli ETF si basano sulla diversificazione;
  • Sono a gestione passiva:mentre i fondi comuni sono gestiti da un professionista che lavora attivamente per battere i mercati, gli ETF si limitano a riprodurne passivamente l’andamento tramite un acquisto proporzionale;
  • Sono quotati sui mercati regolamentati;

Per investire in ETF e godere dei vantaggi appena descritti devi avere un conto corrente con deposito titoli e un po’ di tempo da dedicare all’investimento. Qualora non ci si sentisse sicuri delle proprie decisioni e della propria operatività, come fare? Lo vediamo nei prossimi paragrafi.

Investi in Automatico sui Migliori Indici in Crescita

Una soluzione per chi non se la sente di investire in modo totalmente autonomo è il Social Trading. Una delle opzioni più vantaggiose è data dalla piattaforma di eToro, in particolare con i CopyFunds.

Questa soluzione, diversamente da quanto avviene con il trading tradizionale, è orientata verso obiettivi di lungo periodo. Inoltre, grazie alla struttura di eToro, chi investe può fare affidamento su un comitato di professionisti che creano dei fondi pensati per replicare passivamente l’andamento di mercati o indici specifici.

 

Tra le varie scelte che puoi fare su eToro, molto interessante è l’opzione del CopyFund AllStocks: per investirvi servono soltanto 5000 dollari, un investimento minimo che può essere tranquillamente alla portata di chiunque. Qui, vengono replicati principali mercati mondiali: UK100, CHINA50, DJ30SPX500 NSDQ100 e molti altri ancora.

Lo scopo è diversificare il rischio, diminuendolo grazie alla ripartizione del capitale e degli investimenti a livello globale.

Come si evince dal grafico sottostante, il rendimento degli ultimi anni è sempre stato positivo. Ma non dimentichiamo mai, nonostante questo dato, che stiamo pur sempre parlando di un fondo che investe in indici azionari, e perciò resta più rischioso rispetto ai depositi bancari, che assicurano il capitale dell’investitore.

Se vuoi approfondire il funzionamento del CopyFund AllStocks puoi iscriverti alla piattaforma di eToro gratuitamente e sperimentare il servizio in demo, così da conoscere la piattaforma senza investire subito soldi veri.

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Come investire 100.000 euro: considerazioni finali

Nella guida di oggi abbiamo visto in dettaglio quali sono gli strumenti a disposizione di chi volesse investire 100.000 euro. Nessuna delle soluzioni proposte dovrebbe essere utilizzata in singolo, con la possibilità migliore che è ovviamente costituita dalla differenziazione: non si dovrebbe investire in un solo strumento ma organizzare il proprio patrimonio e il proprio portafoglio scegliendo tra diversi strumenti, con un profilo di rischio complessivo che sia adeguato alla nostra indole e alle nostre aspettative.

Gestire un patrimonio di 100.000 euro non è assolutamente facile, ma con le giuste informazioni e la giusta voglia di imparare si possono ottenere soddisfazioni economiche e personali molto importanti.

Nel sito troverai tutto quello di cui hai bisogno per scegliere gli strumenti che fanno al caso tuo, per studiare prima di investire e per cominciare a fare profitti. Continua a seguirci, perché continueremo ad offrire guide dettagliate per chi vuole gestire al meglio i propri risparmi, e magari portare a casa una buona rendita dal proprio capitale.

Ulteriori risorse utili

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Buona lettura!


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