Investire in assicurazioni conviene?

Investire in assicurazioni conviene? Come investire i soldi? Ogni risparmiatore e ogni investitore si è trovato davanti a questo dilemma, valutando le varie soluzioni disponibili per i propri risparmi. Le assicurazioni sono una soluzione molto nota, così come il risparmio postale, ma è davvero una soluzione efficace e redditizia? Come funzionano i fondi assicurativi?

Vediamolo insieme.

Cosa sono gli investimenti assicurativi

Iniziamo con una premessa, ovvero cercando di inquadrare questa tipologia di strumento d’investimento. Come forse sai se hai già iniziato ad informarti, sul mercato c’è moltissima scelta, quindi è bene fare chiarezza.

Gli investimenti assicurativi sono parte della categoria “polizze vita“, dove possiamo individuare varie sotto categorie:

  • polizze caso vita: il contratto comporta che, allo scadere di un determinato periodo di tempo, verrà erogata una rendita. In alternativa, verrà corrisposto un capitale al soggetto assicurato. Dunque, siamo davanti a una forma di investimento vera e propria, in quanto lo scopo di questo contratto è quello di rivalutare dei soldi (versati una volta sola nel caso del premio unico o in più occasioni nel caso del premio ricorrente;
  • polizza caso morte: con questo strumento, l’assicurato vuole garantire un capitale ai beneficiari qualora venisse a mancare, nelle condizioni stabilite dal contratto stesso;
  • polizze miste: si tratta du un mix delle due opzioni precedenti poiché prevede che una parte del premio copra il rischio morte e una parte sia investita e rivalutata;
  • polizze index linked: si tratta di strumenti più finanziari che assicurativi. Infatti, l’investimento viene legato all’andamento di un determinato indice di riferimento (da qui “index linked”);
  • polizze unit linked: anche qui la polizza ha un contenuto finanziario prima ancora che assicurativo. Tuttavia l’investimento è legato a un fondo, di solito una gestione separata o un fondo assicurativo della compagnia;
  • polizze rivalutabili: si tratta di polizze in cui il cliente versa una determinata cifra alla compagnia, la quale investe il denaro in una gestione separata.

Ma come, non ci sono anche i Rami delle polizze? Si distinguono:

  • Polizze Ramo I: sono correlati alla durata della vita intera dell’assicurato, spesso si parla anche di polizze a vita intera;
  • Polizze Ramo III: sono collegate a quote investite in fondi, vi rientrano le index linked e le unit linked.

Sì, capisco la confusione in questo marasma: scegliere non è facile, specialmente quando non si hanno competenze in materia e dobbiamo affidarci a ciò che ci dicono gli assicuratori senza avere ben chiaro se ci stanno dicendo qualcosa di sensato o meno. Dunque cerchaimo di capirci qualcosa di più.


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I fondi assicurativi sono sicuri?

Visto che stiamo cercando di imparare a muoverci in autonomia nella comprensione degli strumenti di investimento, cerchiamo di capire se siamo davanti a una soluzione sicura.

Partiamo dalle basi: cosa intendi con “sicuro“? Se ti riferisci alla condizione per la quale perdere soldi in seguito alle oscillazioni del mercato è impossibile, allora no: i fondi non sono sicuri. Infatti, il sottostante delle polizze unit linked è spesso un fondo assicurativo interno che effettua investimenti finanziari in obbligazioni, azioni oppure immobili e, in base al  livello di rischio e della linea interna, presenta un proprio grado di volatilità.

Per chi non lo sapesse, nel lungo periodo i mercati azionari hanno la tendenza a crescere sempre, tuttavia ci sono delle oscillazioni fisiologiche, a volte anche evidenti e gravi, e tale volatilità potrebbe spaventare i meno esperti. Questo capita ovviamente alle polizze che investono in Borsa.

Ed ecco spiegato perchè sul KID trovi specificato che il periodo lungo cui detenere il prodotto dovrebbe essere lungo: proprio perchè sul lungo termine i rendimenti a parità delle oscillazioni saranno maggiori.

Se però le polizze hanno come sottostante le gestioni separate (ovvero fondi assicurativi costituiti per ricevere i premi delle polizze vita rivalutabili del Ramo I e per ricevere in generale i premi pagati per prodotti a basso rischio).

Questo tipo di gestione investe prevalentemente in titoli di stato e obbligazioni con rating elevato, e quindi presentano un grado di rischio basso e una bassa volatilità. Rispetto ai fondi assicurativi sottostanti alle polizze Ramo III, il rischio di perdere soldi è basso, poiché disinvesti in un momento critico sui mercati è molto ridotto.

In linea di massima, fondi assicurativi e gestioni separate difficilmente possono fallire come entità, in quanto investono sui mercati regolamentati e sono comunque sottoposti a una regolamentazione molto rigorosa.

Ma se sono sicuri, come mai non sono convenienti?

Eh sì, non si tratta di strumenti convenienti, ma non a causa di scarsa sicurezza. Le motivazioni sono da ricercarsi o nell’emotività, che fa uscire dall’investimento prima del periodo raccomandato (a causa della paura di un crollo di mercato: ricorda però che uscire solo per paura porta a ingenti perdite!), oppure perché ci sono una serie di difetti intrinsechi in questo tipo di prodotto, come vedremo tra poco.

Investire in polizze vita conviene? Opinioni

E veniamo a noi: forse lo avrai intuito, ma non consiglio questi strumenti. Vediamo perchè

I costi

Il costo della gestione e delle assicurazioni annesse a questo tipo di investimento è molto alto, in maniera simile a ciò che capita con i fondi comuni di investimento. La sola gestione del fondo va a intaccare i rendimenti, se li sommiamo ai costi dell’assicurazione capisci che non è più vantaggioso.

Ovviamente qualsiasi strumento ha un costo, ma sei sicuro che scegliere uno dei meno performanti abbia senso?

Sono molto complesse 

Le polizze hanno una grande la grande complessità assicurativa, ma alla fine questa complessità si può riassumere (per capire i difetti) spiegando che la polizza e il fondo che paghi comportano un’ulteriore spesa, ovvero quella delle  varie garanzie assicurative che potresti tranquillamente acquistare a parte.

Non ti è chiaro? Beh, per forza, non stiamo parlando di complessità?

I tempi sono cambiati e i rendimenti non sono più interessanti

Se è vero che anni fa le assicurazioni erano davvero vendute come “investimenti sicuri”, dall’altra parte ho iniziato a proporre strumenti sempre più “bancari”, costruendo strumenti macchinosi e costosi come le polizze Ramo III con sottostante finanziario.

Non solo: l’andamento dell’economia ha influenzato negativamente anche questi strumenti, abbassando ulteriormente i tassi di interesse. I costi, a queste condizioni, non riescono a coprire i costi di gestione elevati.

Come vedi, non è uno strumento conveniente… Non più. A fronte di tale complessità non vi è nemmeno la prospettiva di un guadagno e assenza di flessibilità. Non è così facile e conveniente retrocedere!

Posso detrarre? Solo se muori

Eh sì: anche gli allettanti vantaggi fiscali che vengono evidenziati da chi propone questo tipo di investimento sono ridotti e si riducono al caso morte (una una parte minoritaria del premio che viene versato).

Conclusioni

Ormai sarai d’accordo con me: le polizze vita come investimento non sono vantaggiose.

Se vuoi investire e proteggerti, ti consiglio di non farti abbindolare da quelli che sono spesso specchietti per allodole, ma di analizzare il prodotto che stai esaminando per capire se conviene davvero. Se sei arrivato su questa guida è perchè già hai capito che è bene andare a fondo!

Buoni investimenti!


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