Pensione Integrativa Poste Vita, Previdenza Valore: Recensioni su Vantaggi e Svantaggi del Fondo Pensione

Pensione integrativa Poste: di cosa si tratta?  Essa rappresenta una modalità di risparmio previdente, che affascina sempre più italiani. L’INPS e le sue erogazioni per la vita post-lavorativa sono destinate a diventare sempre meno rilevanti (e corpose) e per questo è più che normale guardarsi intorno alla ricerca di alternative integrative.

Oggi ti parlo appunto dell’offerta di Poste Italiane, che con la sua Poste Vita e Posta Previdenza Valore offre proprio questo tipo di strumento.

Un piano individuale pensionistico che, come tutti i prodotti di questo genere sul mercato, ha i suoi pro e i suoi contro. Vediamo insieme come muoverci e se possiamo trovare in Poste il prodotto che fa al caso nostro.

Previdenza complementare: che cos’è Previdenza Valore? 

Previdenza Valore di Poste Italiane è un piano individuale pensionistico (i cosiddetti PIP) che integra un contratto assicurativo con la vita.

La modalità dei premi è ricorrente e permette anche di versare il TFR (in alternativa al deposito in azienda), nonché una quota mensile o annuale, a piacere di chi decide di aderire all’offerta.

Il versamento avviene tramite addebito in conto corrente postale, o libretto di risparmio postale e sarà dunque necessario, per chi vuole accedere a questo specifico piano pensionistico, accendere anche questo tipo di prodotto presso Poste Italiane.

Previdenza Valore è un prodotto sicuro per le pensioni integrative?

Quando pensiamo di risparmiare in vista della vita post-lavorativa dobbiamo preoccuparci della sicurezza dell’ente che ci offre il prodotto finanziario proprio come se si trattasse di un investimento.

Per quanto riguarda Poste Vita, il capitale conferito è sempre separato da quello dell’azienda, e quindi anche nel caso (molto remoto) di fallimento di Poste, il nostro capitale potrà essere considerato al sicuro.

Quanto rende Previdenza Valore?

Nel momento in cui ti scrivo, Poste Italiane propone un rendimento all’1,50% a capitale garantito.

Si raggiunge questa quota con investimenti che sono in larga parte effettuati su titoli di stato a basso rischio, e dunque prodotti che sebbene rendano poco, sono in grado di offrire un rendimento certo e fondamentalmente privo di rischi.

I costi di versamento

Sebbene i costi di gestione siano largamente ammortizzabili per un piano di questa durata, dobbiamo comunque preoccuparci dei costi che sono collegati al versamento delle somme che decideremo di conferire in Previdenza Valore.

C’è una commissione del 2,50%, che viene applicata però esclusivamente nel caso dei versamenti aggiuntivi.

Chi conferisce il TFR non vede applicarsi alcun tipo di commissione di questo tipo.

La possibilità di effettuare il riscatto

Come tutti o quasi i prodotti di questo tipo, anche Posta vita previdenza offre la possibilità di esercitare il diritto di riscatto. Ci sono però delle condizioni ben precise per richiederlo, condizioni che prevedono:

  • un massimo del 75% del capitale versato, che deve essere comunque giustificato da spese mediche, da situazioni di grande gravità, che siano associate al titolare del rapporto, oppure al suo coniuge, o anche ai suoi figli;
  • successivamente all’ottavo anno, sempre per una soglia massima che non superi il 75%, nel caso in cui il titolare acquisti una casa per se stesso oppure per i propri figli; si può richiedere inoltre il riscatto anche nel caso in cui sia necessario effettuare interventi sulla prima abitazione;
  • si può chiedere il riscatto totale nel caso in cui si perda il lavoro;
  • per tutti gli altri casi non è possibile richiedere un riscatto maggiore del 30% delle somme già versate.

I vantaggi di tipo fiscale

I PIP sono molto interessanti perché permettono di risparmiare molto sulle tasse che andremmo altrimenti a pagare. Si possono scaricare a livello IRPEF fino a 5.164,57 euro.

Quali sono gli svantaggi del PIP Previdenza Vita

Lo svantaggio è quello che accompagna ogni prodotto di questo tipo: i costi (il 2,5% per versamento non è assolutamente poco) e soprattutto i vincoli alla smobilizzazione della somma.

Come dovrebbe essere chiaro dalle condizioni che ho riportato sopra, il capitale può essere ritirato in toto soltanto nella malaugurata ipotesi della perdita del lavoro.

Nei casi più normali, ovvero a meno di gravi sciagure o della necessità di acquistare una casa, non sarà assolutamente possibile ritirare più del 30% prima della scadenza.

La possibilità di liquidare il 50% appena si va in pensione

Con Previdenza Vita di Poste Italiane è inoltre possibile chiedere una liquidazione anticipata del premio, fino al 50%, nel momento in cui si va in pensione.

È una possibilità a costo zero e che può essere esercitata quando si preferisce, senza che debbano essere comunicate necessità particolari a Poste Italiane.

Rendimenti non altissimi – per chi vuole più rischio ci sono altri tipi di prodotti

La pensione integrativa offerta da Poste Italiane è un prodotto a bassissimo rischio, il che comporta, soprattutto in questo particolare periodo storico, rendimenti molto bassi.

Chi è alla ricerca di un rischio maggiore, dovrebbe orientarsi o verso altri PIP, oppure verso altri tipi di investimento per la propria terza età.

Di possibilità ce ne sono molte, basta saper cercare. Su Investire24.it troverai tutto quello di cui hai bisogno per cominciare a investire nel modo più congruo per i tuoi interessi e per le tue aspettative.

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