Come Investire 200.000 Euro Senza Rischi: i Consigli per Investimenti Redditizi

Se stai cercando il modo migliore per investire 200.000 euro sei nel posto giusto. Nella guida di oggi troverai analisi approfondite e comprensibili di tutti gli strumenti che il mercato ti mette oggi a disposizione, strumenti che possono permetterti non solo di guadagnare rendite importanti sul tuo capitale, ma anche di differenziare il tuo investimento.

Non sono momenti facili per i risparmiatori: tassi bassicrisi finanziaria globale e crollo del valore degli immobili pongono davanti a chi vuole investire il proprio capitale delle sfide che potrebbero sembrare impossibili da superare.

Le cose non stanno così, anche se per emergere vincitori dall’attuale mondo degli investimenti c’è bisogno di conoscere a fondo gli strumenti che possiamo utilizzare.

Niente paura: nella guida di oggi troverai infatti un’analisi accurata dei vantaggi e degli svantaggi di ogni tipo di titolo e di attività che potrebbe essere rilevante per il tuo investimento di 200 mila euro, una somma importante la cui gestione deve essere organizzata nel modo più accurato possibile.

I migliori consigli per investire 200.000 euro

Iniziamo subito ad entrare nel vivo del discorso con il primo consiglio.

Fondi Comuni d’Investimento

Se ti sei rivolto alla banca di prima di arrivare qui, certamente ti saranno già stati proposti i loro prodotti, appartenenti alla categoria dei fondi comuni oppure dei certificates.

Ma andiamo con ordine: i fondi comuni sono sono una forma di risparmio gestito collettivo. Essi consentono, anche con capitali ridotti, di avere accesso in misura della quota acquistata di portafogli differenziati, che vengono gestiti dalla società gerente e che sono composti seguendo lo statuto che il fondo stesso si è dato.

Vediamo i vantaggi dei fondi:

  • non bisogna occuparsi della scelta dei titoli giornaliera: sono i gestori ad occuparsene;
  • avremo un fondo differenziato: è la società a gestire e mettere in atto una differenziazione dei vari strumenti;
  • sono controllati sia i fondi sia i gestori: le autorità di borsa e finanziare osservano con attenzione sia le banche che gestiscono il fondo o la SICAV, sia le banche che agiscono come deposito.

Ci sono però anche alcuni svantaggi che non si possono ignorare:

  • i fondi sono costosi: le commissioni sono tra le più alte di tutto quanto il settore finanziario e vanno tenute bene a mente prima di investirvi;
  • non tutti i fondi sono immediatamente liquidi: capita di volersi liberare per un motivo o per un altro delle nostre quote. Con questi strumenti, però, dovremo aspettare oppure vendere ad un prezzo molto più basso di quello di mercato;
  • la maggior parte dei fondi non sono quotati: spesso i fondi, diversamente dagli ETF, non sono quotati in borsa e anche per questo  non sono immediatamente liquidi;
  • non sempre i fondi sono fruibili e trasparenti: presentano limiti sulla tipologia di strumento e titolo che possono acquistare e limitazioni a livello di rating – per tutti gli altri casi hanno carta più che bianca.

In più, all’interno della stessa categoria troviamo diversi tipi di fondi, i quali si dividono per le percentuali di obbligazioni, azioni, derivati e liquidi che possono trattenere in portafoglio:

  • i fondi obbligazionari, che sono i più sicuri, in quanto investono in titoli di stato a basso rischio, anche se non manca qualche eccezione e quindi bisogna sempre verificare;
  • i fondi azionari. Essi presentano una struttura più rischiosa e tengono in pancia un numero maggiore di azioni rispetto ai fondi obbligazionari, con una volatilità che è accentuata proprio da questo;
  • i fondi immobiliari presentano un campo molto ristretto all’interno di cui operare. Questo perché non possono che detenere immobili e quote di agenzie immobiliari; distribuiscono anch’essi dividendi a scadenza rappresentati dagli affitti riscossi;
  • fondi bilanciati e misti: la loro composizione cambia da fondo a fondo e possono essere strutturati per offrire ai clienti diversi gradi di rischio e di rendita potenziale.

Insomma, abbiamo visto vantaggi e svantaggi di questi strumenti. Penso, dal canto mio, che gli svantaggi siano troppo evidenti per renderli interessanti. Quindi, passiamo al prossimo consiglio.

Investire e diversificare con gli EFT

Gli ETF sono l’alternativa ai fondi comuni. Essi consentono di investire in modo simile, ma senza importi molte delle criticità. Ecco perchè li preferisco:

  • Commissioni: gli ETF presentano commissioni decisamente più inferiori rispetto ai fondi comuni, con conseguente vantaggio per te;
  • Trasparenza: essi applicano la cosiddetta “gestione passiva”. A differenza di quella “attiva” ti permette di avere più controllo del tuo investimento;
  • Liquidità: gli ETF si scambiano in borsa come le azioni o le obbligazioni, se vuoi disinvestire puoi farlo con un semplice click.

Non vuoi rischiare? Scegli il Conto deposito

Non te la senti di investire in quel modo, oppure vorresti anche uno strumento che metta al sicuro parte del tuo capitale, ti dia un rendimento, ma a rischi zero. Allora puoi optare per il conto deposito. Certo, i rendimenti sono.molto bassi in questa fase, ma d’altronde si sa: a un basso rischio corrisponde un rendimento minimo.

Ma perchè dico che è sicuro? Tutto è legato alle disposizioni vigenti, che impone una certa tutela: la copertura garantita dal Fondo di Tutela dei Depositi arriva a 100.000 per correntista e per conto corrente. Significa che per la somma che ci interessa investire purtroppo non è possibile godere di tutela piena, ma puoi anche pensare di diversificare e investire solo una parte dei tuoi 200mila euro qui, oppure potresti aprire due conti intestati a due persone della famiglia In questo caso il capitale sarebbe garantito.

Se stai cercando un modo per scegliere il tuo prossimo conto deposito, ti suggerisco di avvalerti di Conto Deposito TOP un servizio del noto blog Affari Miei.

Immobiliare: investire nel mattone conviene ancora?

Passiamo ad esaminare le possibilità offerte da un settore evergreen nel cuore degli investitori: il mercato immobiliare. Sicuramente fino a qualche anno fa era considerato un investimento molto sicuro e stabile, ma che oggi è diventato complesso e con molte problematiche.

Per fare un quadro generico, in Italia i prezzi non hanno mai risalito la china dalla crisi del 2008 in poi. Se ci aggiungiamo le incertezze e i danni causati dall’emergenza  COVID-19, possiamo delineare un futuro non proprio roseo e lineare. Per questo ti sconsiglio di valutare questa strada per i tuoi investimenti, almeno finchè la situazione non si assesterà.

Investire in obbligazioni

Continuiamo la nostra analisi: se devi investire 200 mila euro, le obbligazioni potrebbero interessarti, sebbene i consigli a riguardo siano alla stregua di quelli dati per i conti deposito.

Infatti, i rendimenti sono bassi per i titoli di stato che hanno la garanzia quasi certa della restituzione e in determinati casi, come per i Bund emessi dalla Germania, il rendimento è persino negativo.

Forse lo sai: il mercato delle obbligazioni non è omogeneo, quindi, con il nostro capitale, possiamo procedere con una differenziazione anche all’interno del medesimo strumento, così da scegliere tra titoli con diversi rendimenti e differenti percentuali di rischio.

Ma come scegliere una buona obbligazione?  Devi mettere a fuoco:

  • il rating – ovvero una specie di indice che riassume la solidità dell’ente che emette il titolo e che deve occuparsi dei rimborsi; più il rating è alto, più lo stato di emissione è solido, più bassi saranno i rendimenti;
  • l’interesse – i titoli di stato possono avere rendimento fisso oppure variabile; maggiore è  l’interesse (determinato in una sottospecie di asta tra i maggiori operatori), più l’ente che ha emesso il titolo e che dovrà rimborsarlo viene ritenuto poco affidabile; ci sono obbligazioni che possono rendere anche il 20% l’anno, che sono però legate a entità statali semi-fallite il cui rischio di non rimborso è un’evenienza reale;
  • la valuta: investire in obbligazioni USA significa investire allo stesso tempo anche in dollari; qualora il dollaro dovesse guadagnare sull’euro, avremmo un guadagno aggiuntivo rispetto agli interessi versati, in caso contrario avremo perso denaro.

Devi anche tenere in considerazione che le obbligazioni statali possono essere senza alcun tipo di dubbio un buono strumento per una rendita fissa, purchè si scelgano delle obbligazioni che possano erogare a scadenze regolari gli interessi tramite cedola.


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Il mercato azionario

Per quanto riguarda questo mercato, siamo davanti a uno dei settori finanziari che maggiormente hanno perso la loro fama dei piccoli e medi risparmiatori, poichè  è particolarmente adatto a chi ha tempo da dedicare al mercato e ne capisca almeno a grandi linee i funzionamenti.

Il mercato azionario, specialmente su un orizzonte medio e lungo, può infatti offrire rendimenti interessanti, e penso che potresti tenerlo in considerazione per investire i tuoo 200mila euro (o una parte di essi: ricordati che la differenziazione è fondamentale).

Come diversificare? Scegliendo:

  • azioni da comparti diversi, evitando di concentrare gli investimenti nello stesso settore (, energetico, sportivo, etc.);
  • azioni da aziende diverse per forma e costituzione.

Le azioni sono un ottimo modo per investire, però ricorda che occorre una strategia. Qui ti ho indirizzato, ma devi approfondire prima di lanciarti in qualsiasi investimento.

Diversificare!

Come detto e ripetuto, diversificare l’investimento, significa dividere le proprie partecipazioni e i propri crediti in settori differenti, in modo da evitare che il crollo di un settore possa deprezzare in maniera consistente il patrimonio che hai messo in gioco.

Perciò ti consiglio di elaborare una strategie e di investire in comparti differenti.

Fast Investments Planner 

Come fare? Ecco uno strumento che ho scelto per me stesso e che mi sento di consigliarti.

Fast Investments Planner è un servizio che permette proprio di investire diversificando, sia sui mercati obbligazionari che  azionari globali. I costi sono decisamente contenuti se paragonati a quelli proposti dalla realtà bancaria.

Cosa mi ha convinto a provarlo? Il fatto che si tratti di un servizio sviluppato dai professionisti del Centro Studio di Affari Miei, e che offra:

  • portafoglio modello. Puoi imitare questi  portafogli, così da investire secondo il tuo profilo di rischio, in relazione all’effettivo patrimonio da investire; i vari portafogli modello sono elaborati come anticipato dal Centro Studi, il quale seleziona gli strumenti finanziari tra i meno costosi e più performanti, in linea con le tue aspirazioni;
  • Webinar di approfondimento: grazie a questi incontri online puoi essere sempre aggiornato sulle notizie finanziarie e sull’andamento dei portafogli;
  • Report periodici in PDF in cui leggere tutto quello che devi sapere sui tuoi investimenti;
  • Newsletter e Canale Telegram riservati agli iscritti;
  • Report periodici in PDF con tutto quello che devi sapere sui tuoi investimenti.

Il principale vantaggio è che si tratta di un servizio realmente indipendente, che ti permette di investire direttamente dal tuo conto senza che i tuoi soldi escano mai dal tuo controllo. Qui trovi la recensione completa.

Posso vivere di rendita con 200 mila euro?

Arriviamo al sodo! La risposta a questa domanda è “più o meno”. Certo, con 200 mila euro puoi costruire un buon portafoglio differenziato e potresti anche riuscire ad avere una rendita annua di del 4-5% e ricevere quindi tra gli 8 mila ed i 10 mila euro.

Lo vedi da te, non è una cifra adatta a vivere di rendita… Ma non si sa mai, magari la tua strategia sarà molto performante!

Conclusioni

Come puoi capire facilmente, investire 200 mila euro non è una passeggiata: è necessario sedersi a tavolino, ragionare approfonditamente ed avere anche l’umiltà, se serve, di mettersi a studiare per acquisire le informazioni sconosciute.

Ho spiegato in diverse occasioni che c’è una differenza fondamentale tra eventi e processi: i soldi sono il prodotto di processi lunghi e non il risultato di eventi improvvisi.

Ulteriori risorse utili

Se questo articolo ti è tornato utile, consigliamo la lettura di questi articoli:

Buona lettura!


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